La musica dei Laralba fa rinascere brani folk, pop, rock irlandesi, britannici e statunitensi

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Oggi abbiamo il piacere di presentarvi Lara Lanzi (Locarnese), voce principale e violinista del gruppo Laralba, band che si sta affermando sempre di più in Ticino, tant’è vero che il programma dei loro concerti è molto fitto.

Lara, inizio subito con questa domanda: per chi non vi conosce che genere di musica suonano i Laralba?
Il nostro repertorio è composto da brani di musica tradizionale irlandese e da rivisitazioni di brani conosciuti folk, pop, rock irlandesi, britannici e statunitensi. A questi brani abbiamo dato una nostra impronta personale.

Da chi è composto il gruppo?
Il gruppo è composto da Boris Martinetti chitarrista e ideatore del progetto, da Alan Wachs batterista e cantante-corista, e da me voce solista, violino e percussioni.

Suonate da molto tempo insieme?
La band si esibisce live dal 2012, ma è stata fondata nel 2010; i primi due anni li abbiamo dedicati prettamente alle prove e alla creazione del repertorio.

E prima facevate parte di un altra band?
Sì, Boris e Alan tutt’ora fanno parte degli On Stage ed entrambi hanno suonato in altre band. Io invece dal 2008 faccio parte anche dei Centrocittà (come voce principale e corista) e precedentemente ho fatto un lungo percorso nella formazione classica, suonando il violino per 11 anni nell’orchestra della scuola musicale d’archi Cittadella di Locarno. Per me è stata una bella sfida passare dalla musica classica, suonata prettamente leggendo gli spartiti, alla musica proposta con i Laralba, con cui sto sviluppando la capacità di scrivere le melodie delle parti di violino per i nostri arrangiamenti.

Come vi siete avvicinati a questo stile di musica?
È stato grazie a Boris. Sebbene abbia suonato svariati generi musicali, lui ha sempre avuto il desiderio di creare una band sul genere Irish, stile The Corrs, ma era difficile trovare una cantante violinista. Io durante l’adolescenza mi sono appassionata soprattutto alle band irlandesi The Cranberries e U2. Alan invece, dopo una fase hard-rock ha aperto i suoi orizzonti su vari generi musicali, quindi si è adattato a questo nuovo genere senza particolari difficoltà. È proprio l’amalgama di queste tre diverse esperienze che ha permesso di creare la particolare alchimia dei Laralba.

Il nome  “Laralba” ha un significato particolare?
Sì, in chiave metaforica abbiamo voluto simbolizzare la rinascita, la novità, la positività e la pace. Abbiamo infatti scelto un logo che rappresenta l’albero della vita. Laralba però è anche un “gioco di parole”, infatti contiene delle parti dei nostri nomi.

Hai un idolo? Cantante o gruppo che ti emoziona particolarmente?
Pensando alla musica che suoniamo le band The Cranberries e U2 hanno lasciato un segno nel mio percorso, ma anche le voci di Tina Turner e Janice Joplin mi hanno sempre emozionato (ho sempre ammirato il loro timbro graffiante). Ho sempre ascoltato musica di generi diversi, dal reggae alle varie sfumature del rock, dalla musica cantautorale al pop e alla musica elettronica. Ad esempio Bob Marley, Pink Floyd, Ben Harper, Litfiba, De Andrè, De Gregori, Depeche Mode, ma la lista è lunga.

Vi esibite dunque solo con canzoni inglesi?
No, ogni tanto integriamo anche brani in italiano, come ad esempio una rivisitazione di “Extraterrestre“ di Eugenio Finardi. Inoltre il nostro primo brano inedito “Il mio momento”, scritto da me (testo e musica) e arrangiato da Boris, è in italiano.

Come fate a conciliare lavoro, 2 band e vita privata?
All’inizio non è stato facile, alcuni pensano che suonare non sia un vero e proprio lavoro, perché nell’immaginario collettivo si vede solo il risultato finale (i concerti), ma ovviamente dietro c’è una gran mole di lavoro tra prove, ricerca di nuovi pezzi, riarrangiamenti, scrittura di nuovi brani, montaggio e smontaggio degli strumenti, la promozione (Facebook e sito web) e la ricerca di luoghi in cui suonare. Per questo motivo, dopo un periodo abbastanza frenetico, ho preso la decisione di lavorare a tempo parziale, così ora posso gestire tutto meglio. Comunque i fattori principali che permettono di conciliare il tutto sono l’amore e la costanza per la musica. In un progetto come questo c’è dentro molto impegno, ma veniamo ripagati dal calore del pubblico che ci alimenta e ci dà la carica per continuare.

Normalmente dove vi esibite? Si può consultare la vostra “agenda” dei concerti per venire ad ascoltarvi dal vivo?
Suoniamo soprattutto nei bar e durante manifestazioni, ma anche a eventi privati come cene aziendali o matrimoni. La nostra agenda si può consultare sul nostro sito internet (indicato sotto).
Per chi ci vuole ascoltare prossimamente, il 31 luglio suoneremo all’Hola Chico Merisc di Losone (Meriggio) e l’8 e il 14 agosto al Bar Castello di Locarno durante il Festival del Film. Il 12 settembre invece saremo a Lugano alla Festa della Vendemmia della Bacchica.

Progetti per il futuro?
Sicuramente vogliamo trovare altre opportunità per esibirci ad esempio anche nel Sottoceneri e in Svizzera tedesca, al momento siamo attivi soprattutto nel Locarnese e Bellinzonese.  Oltre a ciò vogliamo dedicare il nostro tempo anche per la ricerca di nuovi brani conosciuti da proporre in chiave Laralba e per la produzione di brani propri. Ci piacerebbe anche registrare un video live.

Grazie Lara per avervi potuto conoscere più da vicino. Ora non ci resta che seguirvi ai vostri concerti.

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Webpage: www.laralba.ch

Pagina Facebook: Laralba

Ecco un altro video per chi invece non ha la possibilità di ascoltare i Laralba dal vivo.